Per contrastare il fenomeno dell’avvelenamento di animali domestici e selvatici a causa di esche o bocconi avvelenati, accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell’ambiente, il Ministero della Saluto il 10 febbraio 2012 ha emanato un’apposita Ordinanza: “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati", la quale, tra l’altro, stabilisce che:
In relazione alla casistica rinvenuta si prevedono le seguenti possibilità:
DECESSO di animale domestico o selvatico per sospetto avvelenamentoIn caso di morte di un animale domestico o selvatico il proprietario deve rivolgersi ad un Medico Veterinario il quale, confermata la diagnosi di sospetto avvelenamento, provvederà a segnalare il fatto alle Autorità competenti.
Il Medico Veterinario, che ha emesso la diagnosi di sospetto avvelenamento segnalerà il fatto al Sindaco ed al Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente, provvedendo all’invio , in collaborazione col Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria competente per territorio,
delle spoglie e di ogni altro campione utile all'identificazione del veleno all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per l’esecuzione delle analisi.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, una volta effettuate le analisi, ne trasmette l’esito al Sindaco, al Medico veterinario e all’ Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria e, in caso di accertato avvelenamento, anche all’Autorità Giudiziaria.
Il Sindaco dispone un’indagine, da effettuarsi in collaborazione con le altre Autorità competenti, e qualora si accerti la presenza di esche o bocconi avvelenati o si accerti che l’eventuale decesso degli animali domestici o selvatici sia causato ad avvelenamento, provvede:
- alla bonifica del terreno e del luogo interessato;
- a far installare apposita cartellonistica di segnalazione di pericolo;
- ad intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.
SINTOMATOLOGIA CONCLAMATA di sospetto avvelenamento
Il Medico Veterinario che emette diagnosi di sospetto avvelenamento in seguito a sintomatologia conclamata, deve segnalare il fatto al Sindaco e al Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria competente territorialmente competente ed invia all’Istituto Zooprofilattico eventuali campioni al fine di identificare il veleno o la sostanza che ha provocato l’avvelenamento.
Il Sindaco dispone un’indagine, da effettuarsi in collaborazione con le altre Autorità competenti, e qualora si accerti la presenza di esche o bocconi avvelenati o si che l’eventuale decesso degli animali domestici o selvatici sia causato ad avvelenamento, provvede:
- alla bonifica del terreno e del luogo interessato;
- a far installare apposita cartellonistica di segnalazione di pericolo;
- ad intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.
RINVENIMENTO di esche o bocconi sospetti avvelenati
Chiunque rinvenga esche e/o bocconi sospetti avvelenati è tenuto a segnalare subito l’evento ad una delle seguenti Autorità: Polizia Locale, Polizia Provinciale, Corpo Forestale dello Stato, Forze dello Ordine.
L’esca non va toccata o spostata, è sufficiente proteggerla mettendovi sopra, per esempio, un contenitore vuoto o una cassettina rovesciata; il luogo va poi identificato apponendovi un foglietto con la scritta "sospetta esca avvelenata".
Il Medico Veterinario può utilizzare lo specifico modello in allegato per la segnalazione dei casi sospetti.